“Clik Vagando” Primo appuntamento, Domenica 20 Gennaio 2019 con Guardia Piemontese (CS)-

“C L I K  V A G A N D O” 

 

Primo appuntamento dedicato a Guardia Piemontese (CS), un bellissimo borgo situato su una collina con “vista sul mare” .
@CENNI STORICI:
Guardia Piemontese fu fondata nel 1375 da una popolazione di origine valdese proveniente dalle alte valli piemontesi. A condurre i piemontesi  in Calabria fu Bernardo Zanino del Poggio, nobile lombardo  che aveva ricevuto da Carlo 1° D’Angiò,  re di Napoli, alcuni possedimenti in Calabria come ricompensa di guerra. Il  feudo di Fuscaldo era tra questi possedimenti e Guardia ne  faceva parte. La popolazione Valdese,giunta in Calabria, visse in pace per circa 3 secoli, dedicandosi all’agricoltura e alla pastorizia; ma la persecuzione che per motivi religiosi li stava già in altri luoghi  colpendo , a Guardia  sfociò nella terribile strage del 5 Giugno 1561, in cui  quasi tutti i valdesi furono uccisi brutalmente senza alcuna pietà.I pochi superstiti scampati al massacro furono costretti con la forza  a convertirsi al Cattolicesimo.
Immagini attuali di Guardia Piemontese@LA PORTA DEL SANGUE : Porta principale d’ingresso cosi chiamata per ricordare il tragico eccidio del 5 Giugno 1561.

@SCORCIO  PANORAMICA DEL CENTRO STORICO
@SCORCIO PANORAMICO DEL CENTRO STORICO 
@CHIESA PARROCCHIALE DI SANT’ANDREA APOSTOLO

Chiesa dedicata al patrono di Guardia, Sant’Andrea. Molto interessante è il portale in tufo,sormontato dallo stemma di Guardia Piemontese.

CENTRO STORICO@ROCCIA DI VAL PELLICE

Questa roccia, proveniente dalle Valli valdesi piemontesi, riporta una scritta con lettere in bronzo che recita : “Considerate la roccia da cui foste tratti” (Isaia, 51,1). Recentemente, in occasione della Giornata della Memoria, istituita il 5 giugno 2008, è stata posta una lapide su cui sono  riportati i nomi dei martiri guardioli, uccisi la notte della strage .


@LA PORTA CON SPIONCINO

Antica Porta muniIta di spioncino apribile solo dall’esterno, imposto dagli inquisitori  dopo la strage del 5 giugno 1561. Esso consentiva ai Frati domenicani, giunti a Guardia Piemontese nel XVII secolo, di controllare la vita pubblica e privata dei superstiti  del massacro,convertiti con la forza  al cattolicesimo.

@PORTA CARRUGIO

Piccola porta secondaria d’accesso all’antico sistema murario di Guardia Piemontese

@MUSEO MULTIMEDIALE OCCITANO:

Museo Multimediale Occitano – Inaugurato il 22 gennaio 2011, è un museo dedicato alla conoscenza della storia e della cultura guardiole attraverso la visione di documenti, video e reportages del borgo occitano. Il museo è dotato di una ricca biblioteca multimediale e cartacea, con libri di narrativa, storia e cultura. Ha una sezione dedicata alle tre minoranze linguistiche presenti in Calabria:Occitani, Grecanici e Albanesi; una sala espositiva, una formativa e una sala conferenze.

Il museo custodisce,inoltre,  manichini con costumi tradizionali Valdesi. Il loro tessuto è  molto pregiato e sono  caratterizzati da un  copricapo  imposto alle donne come  pena. Tenuto  giorno e notte,causava loro la caduta dei capelli.  La stessa funzione punitiva aveva  il grembiule,che nascondeva ulteriormente il corpo femminile. I colori del vestito erano verdi e blu per la festa, e più cupi per l’abito feriale

VESTITO DA SPOSA 

 

 

 

VESTITO GIORNALIERO

 

 

 

 

COSTRUZIONE ARTIGIANALE IN MINIATURA DI GUARDIA PIEMONTESE

 

 

LA HIRONDA- STRUMENTO TIPICO MEDIAVALE  PIEMONTESE

 

 

 

@I PIATTI DEGLI OCCITANI DI CALABRIA / GUARDIA PIEMONTESE (CS) 

Gli antichi abitanti di Guardia Piemontese erano persone umili,per lo più contadini che si dedicavano all’agricoltura e alla pastorizia. La cucina guardiola non era molto ricca. Era basata  soprattutto su  prodotti della terra . Ancora oggi se ne tramandano  antiche usanze .La vigilia di Natale, all’imbrunire, si imbandivano le tavole e su di esse dovevano esserci, secondo  tradizione,almeno  9 pietanze. Protagonista principale del banchetto era il baccalà, che veniva cucinato in diversi modi: fritto, arrosto,in bianco e con il pomodoro, con il quale poi si condiva la pasta fatta in casa . Altre fritture  tipiche erano, le pittole, le catole, i turdilli, i raschiatelli, i moscatelli con il miele, le pastelle, i taralli e il panettone,  “pan a tass”, In occitano. Il piatto più tipico della  tradizione  occitana è la “polenta con finocchi”, di cui  riportiamo di seguito la ricetta. Ingredienti per 4 persone e modalità di preparazione : 300 grammi di farina di granturco bianco, finocchi selvatici, endoxa , salame tipico fatto con carne meno pregiata del maiale.Amalgamate  il tutto con sale, aglio semi di finocchio e pepe rosso. 

 

Ringrazio la gentilissima Signora Anna Visca, Coordinatrice del Museo Multimediale 

di Guardia Piemontese (CS), per la cortese disponibilità e le notizie fornite

altre fonti notizie:

–Ai Confini del Gusto – Regione Calabria

— Wikipedia

– Foto di Giuseppe Natalini – soggette a Copyright

Saluti da

Gerace (RC) 

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